Quando ciò che crediamo di sapere non ci fa capire
La grande difficoltà che impedisce ai Giudei di conoscere Gesù è, paradossalmente, quello che sanno o credono di sapere: “Costui sappiamo di dov’è…”.
E proprio questo “sapere” impedisce loro di riconoscere la realtà più vera e profonda. Il Cristo non viene da se stesso, ma è mandato, è inviato da Colui che solo lui conosce, il Padre.
Agli occhi dei Giudei le cose che già sanno appaiono così importanti e determinanti che non si lasciano nemmeno affascinare da queste parole di Gesù: c’è una realtà, quella del Padre, che solo lui può raccontare, può portare a conoscenza, sulle strade dell’ascolto e dell’amore. Ma non sembrano interessati a incamminarsi su questa strada, quello che sanno, o credono loro di sapere, chiude loro il cuore.
Noi invece chiediamo a Gesù di donarci un cuore che ascolta e così la nostra vita si apre alla conoscenza, e la conoscenza all’amore.
Gesù è venuto a portarci una conoscenza nuova, che illumina e schiude il nostro cuore al mistero di Dio, al cammino della Pasqua, alla sapienza della Croce.
È lo stesso evangelista che ci ricorda:
“Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato” (Gv 1,18).