I Sacramenti del sigillo

Battesimo, Cresima e Ordine sono irripetibili: vediamo perché

Tra i sette Sacramenti impartiti dalla Chiesa ce ne sono tre che si possono ricevere una sola volta nel corso della vita. Battesimo, Cresima e Ordine Sacro non possono essere ripetuti.

Per gli altri quattro, infatti la ripetibilità è concessa. È raccomandato ricevere l’Eucarestia e accostarci alla Penitenza più di una volta, e non si esclude la possibilità di accedere al matrimonio in caso di vedovanza, o all’Unzione degli infermi in caso di necessità.

Perché questi tre Sacramenti sono così particolari?

Va innanzitutto specificato che i Sacramenti si dividono in Personali (Battesimo, Eucarestia, Cresima o Confermazione, Penitenza e Unzione), in quanto agiscono nell’ambito della singola persona, e Sociali (Matrimonio e Ordine), perché contribuiscono all’accrescimento rispettivamente materiale e spirituale della Chiesa. Tre sono quelli dell’Iniziazione (Battesimo, Eucarestia e Cresima).

I tre Sacramenti irripetibili sono quelli che imprimono un sigillo, ovvero donano la caratteristica di appartenere al popolo di Dio. Si tratta di un marchio indelebile che segna in modo permanente e positivo.

Perché il Battesimo ai neonati

La prima domanda che ci si potrebbe porre affrontando il discorso in modo superficiale è certamente il perché il Battesimo venga impartito su richiesta dei genitori.

La questione riguarda esclusivamente la Fede e la volontà genitoriale di impartire un indirizzo all’educazione del proprio figlio. Esattamente come sarebbe la volontà di impartire una sana istruzione, una coerente concezione della vita, una corretta alimentazione. Ritardare il Battesimo affinché sia il soggetto stesso a decidere se averlo, equivale per i genitori credenti a negare l’alimentazione perché il figlio scelga ciò che più gli piace. O non insegnare a leggere o scrivere, o a comportarsi bene, nell’illusione che sia più libero

Per i credenti il Battesimo costituisce la conditio minima per poter accedere alla vita eterna, ed è comprensibile che una coppia di fedeli voglia lasciare aperta ai loro bambini questa possibilità.

Col Battesimo scende sul battezzato un imprinting indissolubile che lo inserisce nella Chiesa, dalla quale potrebbe anche allontanarsi, ma che lascia sempre intatta la possibilità di tornare a Dio.

Esiste una nuova tendenza, certamente dettata da scarsa conoscenza, a richiedere lo “sbattezzo”. È una richiesta inutile sotto ogni aspetto. In primis il sigillo è eterno. In secundis se si è persa la Grazia del Battesimo dovrebbe importare poco.

I Sacramenti accompagnano i fedeli nel corso della loro vita segnando i gradini dello loro crescita cristiana. E se col Battesimo c’è l’accesso (in tutti i sensi), con Penitenza, Eucarestia, Cresima, Matrimonio o Ordine, e Unzione sono rappresentate le età anagrafiche ma anche l’intensità della Fede.

Cresima e responsabilità

La Confermazione trae le sue origini e le ragioni teologiche dalla Pentecoste. Gli Apostoli, già battezzati, ricevettero la pienezza del Battesimo con l’effusione dello Spirito Santo. Con esso ebbero forza e sapienza per evangelizzare.

Allo stesso modo il cristiano che riceve la Cresima in età di giusto discernimento, è autorizzato e ha il dovere alla diffusione della Parola. Sacramentum è un termine che deriva dal latino, e nell’antica Roma indicava la cauzione penale da pagare per avere la libertà, ma anche il giuramento prestato dalle reclute dell’esercito. Di questi significati rimane traccia nel riscatto dal peccato e della Cresima che rende “soldati di Cristo”.

La Confermazione aggiunge un sigillo definitivo che completa l’iniziazione del cristiano. Ne basta una per rendere il fedele “responsabile” per tutta la vita. Viene impartita dal Vescovo (o da un incaricato specificatamente), perché solo un successore degli Apostoli, che ricevettero lo Spirito Santo direttamente da Dio, può trasmetterlo.

Nella gerarchia della Chiesa la distinzione fondamentale all’interno del popolo di Dio è quella tra Chierici e Laici. I Chierici possono essere Vescovi, Presbiteri o Diaconi, i quali, con mansioni e prerogative diverse possono agire i Persona Christi. I secondi sono coloro che ricoprono funzioni importanti nell’ambito ecclesiale, anche nella Liturgia. Il Diritto Canonico riconosce ai laici il diritto, ma anche il dovere di diffondere il messaggio divino. Nell’Eucarestia essi partecipano attivamente al Sacrificio (sacrum facere), e assumono il vero corpo e il vero sangue della vittima divina, offerto da tutto il sacerdozio comune di cui fanno parte.

“Tu sarai Sacerdote in eterno”

Ma se il sacerdozio comune ci comprende tutti, per essere Ministro Sacro occorre un ulteriore sigillo: è quello dell’Ordine Sacro. Ciò che rende Sacerdote in eterno. È l’ulteriore e definitivo step riservato agli uomini sul cammino verso il Regno. Un gradino che pone l’ordinato nella situazione di essere più vicino alle condizioni che vivremo nella Gerusalemme Celeste.

Quest’ultimo è uno dei motivi teologici del celibato dei chierici. Non si esclude la possibilità di accedervi per i vedovi. Non è però ammesso il “passo indietro” in questo cammino: chi è Ministro Ordinato non può sposarsi. Così come un Diacono può essere ordinato da sposato, ma se lo diventa da celibe deve restare tale.

Questa è in sostanza l’importanza dei sigilli, che sono dolci doni che Dio ha voluto distribuire nella sua bontà.

2 risposte a “I Sacramenti del sigillo”

  1. Buonasera, volevo sapere quale è il sigillo che si scioglie nel caso di annullamento del matrimonio alla Sacra Rota. Grazie cordiali saluti:)

    1. Cara Alessandra, se hai letto l’articolo nell’annullamento del Matrimonio non si rompe alcun sigillo, perché questo non è uno dei Sacramenti del Sigillo.
      Il vincolo matrimoniale lega gli sposi “finché morte non li separi”. I Sacramenti che pongono un sigillo eterno sono Battesimo, Cresima e Ordine, e quindi entrano nell’eternità.
      C’è inoltre da aggiungere che la nullità eventuale di un matrimonio, sancisce che, per qualche vizio riscontrato, il matrimonio è come non fosse mai stato valido. In pratica: o il Matrimonio è valido, e quindi non si può sciogliere, oppure si riconosce che esso (per qualche motivo preciso) non è mai stato valido.
      Se non interviene la nullità, il Matrimonio è comunque sempre valido, anche se non c’è un sigillo.

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