Per accogliere Gesù occorre la «circoncisione del cuore»

Nessun miracolo può portarci a credere se non purifichiamo il cuore

«Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: “Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo”» (Dalla liturgia).

Natanaele (chiamato anche Bartolomeo) era una persona onesta. La sua naturale sincerità, la sua rettitudine di vita lo rendeva naturalmente aperto alla rivelazione del Signore. È bastato poco («ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi», gli aveva detto il Signore) per riconoscere in Gesù il Figlio di Dio e il Re di Israele.

Se pensiamo che i capi dei Giudei hanno deciso definitivamente di uccidere Gesù dopo un miracolo clamoroso, avvenuto pubblicamente, dopo cioè che Egli aveva fatto risorgere Lazzaro già da quattro giorni cadavere, questo ci fa capire che nessun segno del Cielo può illuminare la nostra mente né riscaldare il nostro cuore se non abbiamo un animo ben disposto ad accoglierlo.

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