Perché la Santa Vergine è invocata con questo titolo
Tra le invocazioni che rivolgiamo alla Madre di Dio, Maria Santissima, troviamo anche l’appellativo di «arca dell’alleanza».
Il motivo è semplice da dedurre: si tratta di colei che ha accolto in sé la divinità, il Logos.
Non tutti però ricordano che c’è un’anticipazione antica nel libro dell’Esodo e precisamente nel capitolo 40, quello conclusivo.
Dopo aver adempiuto correttamente a quanto Dio aveva comandato, di Mosè è scritto che «terminò il lavoro».
Questo sta a significare che da quel momento sul «lavoro» compiuto da Mosè sarebbe intervenuto Dio stesso.
L’arca dell’alleanza, o meglio, come è scritto sul testo ebraico, l’arca della testimonianza, venne collocata all’interno della tenda del convegno, ovvero nel luogo in cui avrebbe dimorato il Signore durante gli spostamenti nel Sinai.
Il libro dell’esodo ci riferisce che una colonna di fumo precedeva gli ebrei nel cammino, e durante le soste, una nube copriva la tenda rendendola inaccessibile agli uomini.
Se ci pensiamo, anche nell’Annunciazione abbiamo questa immagine. L’arcangelo Gabriele nel rispondere alla domanda di Maria di come potesse avvenire il suo concepimento verginale, risponde che «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo» (Lc 1,35).
Questa analogia non è un caso ma la vera profezia annunciata nel libro dell’Esodo riguardo a Maria Santissima, che è arca che ha custodito Dio.