L’accusa ai farisei è straordinariamente attuale
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare». (Dalla liturgia).
La ragione principale di queste pesanti critiche di Gesù ai farisei è l’ipocrisia. Nel mondo antico ipocrita era la parola che definiva gli attori, che nel teatro recitavano con il volto coperto da pesanti maschere di cartapesta. L’ipocrita in sostanza è uno che finge.
Farisei e dottori della legge fingevano, attraverso abili stratagemmi, di osservare fedelmente la legge di Dio. In realtà ne osservavano con scrupolo i minimi dettagli riuscendo abilmente a trasgredire i precetti fondamentali: la giustizia e la carità. Una religiosità simile non avvicina a Dio, non cambia il cuore.
Anche noi cristiani spesso ci comportiamo così: siamo attenti alle forme ma trascuriamo del tutto la sostanza.
Un simile modo di accostarsi alle cose di Dio offende gravemente il Signore, perché alla fin fine si concretizza in una presa in giro nei suoi confronti.
Chiediamo a Dio di darci un cuore semplice, pulito, che sappia amarlo e obbedirlo in modo puro e onesto, così da permettergli di riversare nella nostra vita i suoi doni di amore e di misericordia.