Credere significa ascoltare e mettere in pratica
«Disse allora Gesù: “Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato”» (dalla liturgia).
«Morirete nel vostro peccato», «morirete nei vostri peccati». Per due volte Gesù ripete questa frase, che ha un qualcosa di definitivo. Come se per quei giudei non vi fosse più possibilità di redenzione.
La prima volta parla di peccato al singolare, la seconda volta al plurale. Certamente le forme di peccato sono molteplici, di diversa natura e gravità, ma tutte hanno in comune la radice: non credere nell’Io Sono del Signore Gesù, cioè non credere che Egli è Dio, e la sua parola, se ascoltata e messa in pratica, può darci la salvezza, può darci cioè la pace e la gioia nelle difficoltà di questa vita, può illuminare il senso di questa nostra esistenza terrena, e può aprirci le porte della vita eterna.