10 dicembre: Beata Maria Vergine di Loreto

La ricorrenza che celebra la casa in cui l’Angelo diede l’Annuncio a Maria.

Tra i tanti santuari mariani quello di Loreto costituisce un unicum di notevole valore devozionale.

La tradizione narra che per l’indegnità sopravvenuta nei luoghi di origine, la casa in cui Maria ricevette a Nazareth l’annuncio da parte dell’Angelo Gabriele, scomparve improvvisamente lasciando solo la traccia delle proprie fondamenta.

Nel 1291 apparve miracolosamente su una pubblica strada di Loreto. L’evento creò molta suggestione, e prima di accettarne il significato il Vescovo di Loreto volle indagare sull’accaduto. Effettuate le misurazioni si constatò che l’edificio apparso a Loreto era esattamente sovrapponibile alle fondamenta restate a Nazareth.

Nel 1310, Papa Clemente V, confortato dal parere dei tecnici e dei costruttori dell’epoca, ne sancì l’autenticità con una bolla papale.

La casa

La casa è molto semplice e consta di sole tre pareti, a significare l’apertura al mondo. Recenti studi hanno stabilito che le pietre della costruzione sono state lavorate secondo l’uso dei Natabei, diffuso nella Galilea ai tempi di Gesù. I numerosi graffiti che si presentano sulle pareti sono stati parimenti oggetto di studio da parte degli esperti. Ne è risultato che sono di chiara origine giudeo-cristiana e la malta di costruzione impiegata risulterebbe estranea agli usi edilizi marchigiani.

La casa attualmente conservata a Loreto ha, come abbiamo detto, tre pareti. Costituisce la sezione che si appoggiava sulla parte scavata nella roccia della casa originaria, che è venerata nella Basilica dell’Annunciazione di Nazareth.

Miracolo o trasporto?

Ancora oggi ci si chiede come sia stato possibile il trasporto di una reliquia di questo tipo. La spiegazione che siano stati degli Angeli deriva anche dalla constatazione che fisicamente la casa appare ad occhio nudo come se NON FOSSE STATA RICOSTRUITA.

Una cronaca del 1465 redatta dal Teramano riferisce: “…dopo che quel popolo di Galilea e di Nazareth abbandonò la fede in Cristo e accettò la fede di Maometto, allora gli Angeli levarono dal suo posto la predetta chiesa e la trasportarono nella Schiavonia. Ma lì non fu affatto onorata come si conveniva alla Vergine… Perciò da quel luogo la tolsero nuovamente gli Angeli e la portarono attraverso il mare, nel territorio di Recanati”.

È stata avanzata un’ipotesi, avvalorata dall’antico codice Chartularium culisanense: gli angeli della tradizione a cui è attribuita la traslazione, sarebbero i componenti della nobile famiglia bizantina dell’Epiro degli Angeli. Nel XIII secolo furono proprio loro, infatti, a mettere in salvo via mare dalla furia saracena il venerato sacello. L’unica eccezione a questa teoria resta il perfetto stato di assemblaggio e di conservazione delle pietre, che ha mantenuto viva un’interpretazione del trasporto aperta al soprannaturale.

Insieme alla Beata Maria Vergine di Loreto, oggi, 10 dicembre, si commemorano anche San Mauro Martire e San Gregorio III Papa.

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