Perché il Natale è festeggiato il 25 dicembre?

Una data che ha anche una tradizione pagana

Oggi a parlare di «inculturazione» si rischia di non essere compresi, perché ci si scandalizza quando si cerca di far crescere una persona portandola gradualmente ad una scoperta di Fede.

Mi riferisco a tutti quelli che per scarsa conoscenza strumentalizzano le note «preghiere» alla Patchamama.

Anticamente l’inculturazione era uno dei mezzi usati più frequentemente, ed era, come oggi, considerato uno strumento intelligente.

Il 25 dicembre era una data che rappresentava per la società romana un giorno importante sia dal punto di vista religioso che da quello civile.

Va ricordato infatti che la «religione» dei Romani, era molto utilitaristica. Non si pretendeva che si credesse negli dei, ma era sufficiente praticare i riti per non farli arrabbiare, allo scopo unico di proteggere Roma.

I Romani, verso la fine di quello che oggi noi chiamiamo dicembre, festeggiavano i Saturnali, ovvero i giorni dedicati al Sol Invictus, il Sole invincibile. Nello specifico, il 25 dicembre, proprio nel cuore delle festività, era detto Dies Natalis Sol Invictus.

Era di fatto l’immagine del Dio che con la sua apparizione e la sua luce sfolgorante vince le tenebre.

Questo significato fu assunto dai Cristiani, i quali comprendevano tra le tenebre anche le divinità pagane. Non vi era quindi alcuna difficoltà nel sostituire la festa pagana e dargli un significato cristiano che spiegasse una delle funzioni del Cristo, ovvero l’illuminazione delle genti.

Questa «sostituzione» avvenne in modo praticamente automatico: si trattava infatti del festeggiamento della nascita del Dio che illumina. Non vi fu quindi alcun documento ad attestarlo, e di preciso non si sa neppure esattamente quando il 25 dicembre divenne una festa «completamente» cristiana.

Benedetto XVI, durante un’udienza disse: «Il primo ad affermare con chiarezza che Gesù nacque il 25 dicembre è stato Ippolito di Roma, nel suo commento al Libro del profeta Daniele, scritto verso il 204».

Prima di allora si è sempre fatto riferimento unicamente al documento «Cronografo del 354» dal quale si desume che la nascita di Cristo fosse festeggiata già prima del 336.

Si è trattato dunque di un’acquisizione graduale che è sempre stata considerata simbolica.

È curioso però constatare che dagli incroci delle risultanze dei documenti antichi, alcuni studiosi non escludano che in effetti gli eventi evangelici della nascita di Gesù di Nazareth possano essere accaduti proprio verso la fine di dicembre.

La collocazione del giorno della nascita di Cristo non è però oggetto di fede e resta una magnifica attestazione di significato. Non a caso la data del Natale è considerato una giornata di felicità e augurio di pace per ogni cultura.

Una risposta a “Perché il Natale è festeggiato il 25 dicembre?”

  1. Come sempre chiarezza, coerenza e scientificità caratterizzano i preziosi scritti di Enrico.
    Grazie per permetterci di aspettare il nostro Natale cristiano, con maggiore consapevolezze.
    Sarà comunque.un Natale luminoso, rischiarato da Gesù Luce del mondo

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