Nel nome di Maria troviamo la necessità del dogma dell’Immacolata

Per gli ebrei nel nome stanno le caratteristiche personali

«In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli».
(Dalla liturgia).

La festa del santo nome di Maria fu concessa da Roma, nel 1513, ad una diocesi della Spagna, Cuenca. Fu soppressa dal papa san Pio V, ripristinata da papa Sisto V e poi estesa nel 1671 al Regno di Napoli e a Milano.

Il 12 settembre 1683, avendo Giovanni III Sobieski con i suoi Polacchi sconfitto i Turchi che assediavano Vienna e minacciavano la Cristianità, il beato papa Innocenzo XI, come ringraziamento, estese la festa a tutta la Chiesa, e fissò la data nella domenica compresa nell’Ottava della Natività di Maria. Il santo papa Pio X riportò la data al 12 settembre.
È una festa particolarmente legata alla Natività di Maria, che si festeggia il giorno 8 settembre.

Cosa significa celebrare il Nome di Maria? Il nome, nella Bibbia, indica le caratteristiche proprie della persona. Maria nella lingua ebraica ha diversi significati. Ma il vero nome di Maria lo ha pronunciato l’arcangelo Gabriele quando le ha portato l’annuncio: «piena di grazia». È questo l’appellativo con cui l’Arcangelo si è rivolto a Maria, e le ha causato l’iniziale turbamento.

Piena di grazia: significa piena dell’amore di Dio. Il verbo greco (la lingua in cui sono scritti i Vangeli) indica una pienezza completa, straboccante, in cui non può proprio entrare nient’altro. E in Maria non è entrato nulla che ha potuto inquinare o anche solo annacquare la Grazia di Dio. In Maria non è mai entrato il peccato, né quello originale né quelli personali. Per questo è piena dell’amore di Dio.

Essendo piena dell’amore di Dio è la creatura umana meglio riuscita: vivere nell’amore di Dio non mortifica la nostra umanità, ma la esalta, la porta a perfezione. Vivere lontano dal peccato non significa condurre un’esistenza un po’ triste, mortificata, ma vivere bene, pienamente, la nostra vita.

Celebrare il nome di Maria significa celebrare Maria, e celebrare Maria significa ricordare che è attraverso di Lei che Dio si è fatto uomo ed è venuto a salvarci, e che è attraverso di Lei che Dio vuole che andiamo a Lui.
Non stanchiamoci di chiedere l’aiuto di Maria, nelle difficoltà materiali ma soprattutto in quelle spirituali. Ricorriamo a Lei e chiediamole di aiutarci a vivere in grazia di Dio, di aiutarci a fare la sua volontà. Perché solo nella sua volontà è la nostra pace.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *