Ogni rifiuto è occasione per ampliare i nostri orizzonti
“…egli passando in mezzo a loro, si mise in cammino.” (Lc 4,24-30)
Iniziamo questa terza settimana di Quaresima.
Mi stupisce come, in particolare negli scritti di Luca, ogni fallimento, sia sempre occasione di riprendere il cammino, e si apre sempre di più verso orizzonti insperati. Questo è molto chiaro nel libro degli Atti degli Apostoli: a ogni rifiuto, a ogni persecuzione, l’attività missionaria dei discepoli di Gesù invece di tornare indietro e battere in ritirata, si amplia sempre di più, su strade e rotte che solo lo Spirito conosce. Riceve da ogni rifiuto come una forza propulsiva inaspettata.
E così accade per Gesù, rifiutato dai suoi e dalla sua piccola patria di Nazareth si mette in cammino … inizia il suo ministero e, passo dopo passo, il suo raggio di azione si apre sempre di più, la Galilea e i galilei, la Giudea e i giudei, Gerusalemme e i suoi abitanti, ma anche i pubblicani, le folle che lo raggiungono da ogni luogo, il centurione, la peccatrice, l’emorroissa, il racconto del samaritano, il lebbroso samaritano, Zaccheo, ricco e pubblicano, fino a quel malfattore incontrato sulla croce, nel cuore stesso del rifiuto e dell’abbandono.
Gesù si mette in cammino e incontra un’umanità che chiede di essere radunata e ascoltata e sempre la parola precede i suoi passi.
Anche noi allora vogliamo metterci in cammino, passando attraverso la violenza, il rifiuto, la gelosia con il desiderio di incontrare in ogni uomo il riflesso della gloria di Dio. Un appello a lasciar cadere i recinti dove abbiamo sequestrato le nostre false sicurezze e il vero amore di Dio.